Un’appropriata attività fisica è alla base di uno
stile di vita sano. Tuttavia, gli adolescenti sono spesso coinvolti in attività
di elevata intensità che richiederebbe un’attenta valutazione, al fine di garantirne
lo svolgimento senza compromettere la salute.
In effetti, la pratica sportiva potrebbe avere sia un effetto positivo che negativo sul sistema riproduttivo maschile; il sistema riproduttivo è molto sensibile allo stress relativo all’esercizio e i livelli di ormoni riproduttivi subiscono alterazioni in base al tipo, intensità e durata dell’esercizio.
Il varicocele rappresenta il disturbo più frequente
in andrologia tra gli atleti di diverse età, oltre che una delle patologie più
comuni dell’adolescenza e principale causa di infertilità, conseguente alle
alterazioni morfologiche e funzionali dei parametri seminali.
Differenti fattori sistemici e locali associati
all’esercizio fisico intenso e ripetuto, quali ridotta secrezione di
gonadotropine (ormoni essenziali per lo sviluppo, la maturazione, il
mantenimento delle funzioni dei testicoli), aumento della
temperatura, aumento della pressione intra-addominale, ridotta disponibilità di
ossigeno, potrebbero rappresentare negli atleti un fattore aggravante per
l’evoluzione del varicocele e la genesi dei disturbi ad esso correlati.
È emerso che, in soggetti già affetti da varicocele
subclinico (individuato tramite ecodoppler), la progressione verso un
varicocele palpabile è maggiore negli atleti. Negli atleti è stata riscontrata una differenza significativa
nel volume testicolare destro e sinistro e parametri seminali ridotti. Inoltre,
il grado di varicocele aumenta con l’aumentare del grado di allenamento in vari
sport di squadra (Calcio, basket, pallavolo…), mentre la prevalenza è molto
inferiore negli sport acquatici.
Il varicocele associato allo sport ha una prognosi
favorevole quando individuato precocemente e se l’allenamento viene cessato per
6 mesi si assiste ad un miglioramento dei parametri seminali.
Peraltro non è possibile interrompere l’attività
fisica di un atleta professionista, in particolare per motivi psicologici. In
virtù del fatto che l’attività fisica moderata migliora la salute e la longevità, sarebbe consigliabile non impegnarsi in attività sportive
agonistiche, fonte di stress prolungato, e comunque preferire gli sport
acquatici.
Laddove non sia possibile seguire questi
suggerimenti ed il ragazzo sia già impegnato nell’agonismo, è importante identificare
il varicocele precocemente e trattarlo con un intervento tra 11 e 17 anni piuttosto
che interrompere l’attività fisica. Gli interventi da noi proposti in
andrologia sono molto efficaci e permettono un rapido ritorno agli allenamenti
senza perdere la forma fisica acquisita.
Nessun commento:
Posta un commento