sabato 10 dicembre 2016

La scienza andrologica segnala che lo sport accelera il varicocele in pubertà e porta ad infertilità


Un’appropriata attività fisica è alla base di uno stile di vita sano. Tuttavia, gli adolescenti sono spesso coinvolti in attività di elevata intensità che richiederebbe un’attenta valutazione, al fine di garantirne lo svolgimento senza compromettere la salute.

In effetti, la pratica sportiva potrebbe avere sia un effetto positivo che negativo sul sistema riproduttivo maschile; il sistema riproduttivo è molto sensibile allo stress relativo all’esercizio e i livelli di ormoni riproduttivi subiscono alterazioni in base al tipo, intensità  e durata dell’esercizio.
Il varicocele rappresenta il disturbo più frequente in andrologia tra gli atleti di diverse età, oltre che una delle patologie più comuni dell’adolescenza e principale causa di infertilità, conseguente alle alterazioni morfologiche e funzionali dei parametri seminali.
Differenti fattori sistemici e locali associati all’esercizio fisico intenso e ripetuto, quali ridotta secrezione di gonadotropine (ormoni essenziali per lo sviluppo, la maturazione, il mantenimento delle funzioni dei testicoli), aumento della temperatura, aumento della pressione intra-addominale, ridotta disponibilità di ossigeno, potrebbero rappresentare negli atleti un fattore aggravante per l’evoluzione del varicocele e la genesi dei disturbi ad esso correlati.
È emerso che, in soggetti già affetti da varicocele subclinico (individuato tramite ecodoppler), la progressione verso un varicocele palpabile è maggiore negli atleti.  Negli atleti è stata riscontrata una differenza significativa nel volume testicolare destro e sinistro e parametri seminali ridotti. Inoltre, il grado di varicocele aumenta con l’aumentare del grado di allenamento in vari sport di squadra (Calcio, basket, pallavolo…), mentre la prevalenza è molto inferiore negli sport acquatici.
Il varicocele associato allo sport ha una prognosi favorevole quando individuato precocemente e se l’allenamento viene cessato per 6 mesi si assiste ad un miglioramento dei parametri seminali.
Peraltro non è possibile interrompere l’attività fisica di un atleta professionista, in particolare per motivi psicologici. In virtù del fatto che l’attività fisica moderata migliora la salute e la longevità, sarebbe consigliabile non impegnarsi in attività sportive agonistiche, fonte di stress prolungato, e comunque preferire gli sport acquatici.

Laddove non sia possibile seguire questi suggerimenti ed il ragazzo sia già impegnato nell’agonismo, è importante identificare il varicocele precocemente e trattarlo con un intervento tra 11 e 17 anni piuttosto che interrompere l’attività fisica. Gli interventi da noi proposti in andrologia sono molto efficaci e permettono un rapido ritorno agli allenamenti senza perdere la forma fisica acquisita.

Nessun commento:

Posta un commento