mercoledì 29 agosto 2012

Orchialgia Cronica=Dolore cronico del testicolo

L’orchialgia cronica è un disturbo intermittente o continuo che si protrae oltre i 3 mesi ed interferisce con le normali attività quotidiane risultando invalidante. Fa parte delle sindromi dolorose la cui causa rimane spesso ignota. Le cause identificate possono essere trattate con terapie specifiche. Facciamo alcuni esempi.
   
Infezioni croniche della via genito urinaria possono ripercuotersi sul testicolo creando un’orchialgia. La clamidia colonizza l’apparato genitale e nel 50% degli uomini persiste senza sintomi. Non viene quindi spesso riconosciuta creando un processo cronico che può portare all’ostruzione della via seminale e a dolore cronico da compressione. Gli esami colturali non rilevano sempre la sua presenza che può richiedere test del DNA per essere svelata. Il trattamento dell’ureaplasma, infezione spesso priva di sintomi, richiede antibiotico terapia combinata per la presenza occasionale di ceppi resistenti che non vengono debellati dalla comune tetraciclina. La presenza di una prostatite cronica può fungere da serbatorio di germi che periodicamente colonizzano il testicolo. Il trattamento antibiotico di una prostatite cronica può richiedere molti mesi senza interruzioni.
Lombalgie di origine ossea o calcolosi urinaria devono essere sempre prese in considerazione.
Malattie neuro-psichiatriche possono manifestarsi in sede scrotale. Ricordiamo le mononeuropatie di origine diabetica con parestesie localizzate anche sullo scroto. Lesioni delle fibre nervose riconducibili a traumi di vecchia data del plesso pelvico come fratture o ernie discali.
Il varicocele non crea dolore testicolare.
Interventi su ernie inguinali possono causare una compressione del dotto deferente con orchialgia cronica.

I trattamenti con antibiotici, anti-infiammatori e terapie fisiche possono essere risolutive, come pure il trattamento chirurgico in casi selezionati.
In tali casi, una neurotomia selettiva microchirurgica può indurre un miglioramento.
Tra i trattamenti invasivi ricordiamo il blocco della corda spermatica con lidocaina 1% e metilprednisolone 40mg. E’ dimostrato che a fronte di una assenza di chiari segni clinici i trattamenti chirurgici ed invasivi ottengono scarsi risultati. Tali trattamenti dovrebbero quindi essere riservati ai casi con chiara indicazione. 

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