In caso di pene piccolo o ipospadia si può intervenire prima che il bambino inizi la sua maturazione puberale. Un intervento precoce con ormoni non porta nessun effetto collaterale e può dare grandi risultati. La lunghezza del pene può crescere del 20% e la circonferenza del glande del 35%. In alcuni studi si descrive un aumento del 50%. Per poterci spingere a curare i peni piccoli è
necessario utilizzare curve di crescita della nazione di appartenenza perché ognuna ha una diversa lunghezza dell’organo maschile. In ospedale San Paolo abbiamo messo a punto curve di crescita su una casistica di circa 1000 bambini della nostra area geografica, giunti per approfondimenti di altra natura, il cui pene è stato misurato a riposo. La media della lunghezza del pene a riposo nell’adulto dai 18 anni in poi sta nell’intervallo tra 7,5mm a 10,5mm circa. Purtroppo nell’adulto è molto complesso trovare soluzioni a dimensioni troppo piccole. Per il bambino la misura è più controversa e difficile da valutare e sono richieste le curve di crescita che abbiamo descritto. Peraltro è proprio nel bambino, in fase prepubere e durante lo sviluppo, che il trattamento è possibile. Al primo segnale di disagio colto quando il figlio parla di genitali, è necessario un confronto con lo specialista andrologo endocrinologo.
necessario utilizzare curve di crescita della nazione di appartenenza perché ognuna ha una diversa lunghezza dell’organo maschile. In ospedale San Paolo abbiamo messo a punto curve di crescita su una casistica di circa 1000 bambini della nostra area geografica, giunti per approfondimenti di altra natura, il cui pene è stato misurato a riposo. La media della lunghezza del pene a riposo nell’adulto dai 18 anni in poi sta nell’intervallo tra 7,5mm a 10,5mm circa. Purtroppo nell’adulto è molto complesso trovare soluzioni a dimensioni troppo piccole. Per il bambino la misura è più controversa e difficile da valutare e sono richieste le curve di crescita che abbiamo descritto. Peraltro è proprio nel bambino, in fase prepubere e durante lo sviluppo, che il trattamento è possibile. Al primo segnale di disagio colto quando il figlio parla di genitali, è necessario un confronto con lo specialista andrologo endocrinologo.
Nessun commento:
Posta un commento