giovedì 6 ottobre 2011

Focus Esperienza Infezione a 20 anni

Simone è arrivato con un'infiammazione del glande. Sapeva di aver fatto un rapporto a rischio e aveva mille paure di aver contratto malattie gravi. Il dermatologo aveva sospettato una balanopostite (infiammazione della superficie del glande) e gli aveva prescritto un trattamento con creme antibiotiche. Il miglioramento si era visto subito.

A distanza di 1 mese nuova ricaduta. La paura della malattia grave si fa di nuovo sentire e Simone va da un'altro dermatologo e chiede aiuto al suo medico. Viene fatta diagnosi di dermatite seborroica che ha una causa non ben chiara. Il trattamento emolliente con creme e lavaggi viene protratto per un mese con miglioramento.

A distanza di 2 mesi il problema si ripresenta con arrossamento e dolori nei rapporti. Il medico curante utilizza una terapia contro i funghi che aggrava la situazione.
In estate arriva in visita e finalmente si scopre che dal meato uretrale da cui esce l'urina, il giovane simone ha delle piccole perdite trasparenti. 
Uno sguardo al microscopio ed un esame del liquido della prostata rilevano subito decine di globuli bianchi. Una prostatite. 


Anche i giovani possono avere una prostata infiammata.
E lì i germi sono difficili da eliminare.
Comunque solo antibiotici per bocca possono risolvere il problema in modo definitivo.

Simone ha risolto il problema prendendo un antibiotico per oltre 20 giorni e facendolo prendere anche alla partner che avevamo scoperto che aveva cistiti ricorrenti che sopportava da oltre un anno. 
La fonte dell'infezione del giovane Simone di 20 anni era la prostata.
L'Andrologo ha una sensibilità diversa degli altri specialisti per la situazione genitale. 
  

1 commento:

  1. Prostatite batterica!
    Tutto è cominciato circa due anni fa, a causa di rapporti non più protetti tra me e l'attuale partner. Cominciai con un'insignificante forma di Candida, per poi passare ad eiaculazione precoce e deficit erettili, con dolori nella zona pubica e addominale bassa. In 2 anni di continui esami, anche molto costosi, nessuno mi aveva mai trovato nulla di "serio" mettendo in dubbio il mio malessere e permettendo a questo male di impossessarsi sempre più di me, distruggendomi anche psicologicamente. Un giorno incontrai il Dott. Mancini che, in poco tempo riuscì a trovare qualcosa che sfuggì ad altri: prostatite batterica dovuta a ureaplasma. Il trattamento previsto si avrà con antibiotici somministrati per via orale. Grazie Mario Mancini.
    Luca

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